Effetti dello Sblocca Italia in Sardegna

Siamo sempre stati consapevoli che le scelte politiche sulla gestione dei rifiuti, come su altri temi, si giocano prevalentemente ai tavoli nazionali e la storia del potenziamento dell’incenerimento in Sardegna ci ha pienamente confermato il ruolo subalterno della politica regionale, quando non di connivenza con i poteri di Roma.
L’indirizzo politico della Regione ha trovato salda convergenza con le pressioni delle lobby inceneritoriste a livello nazionale, che hanno imposto alla Sardegna un piano di incenerimento sovradimensionato e fuori scala rispetto ai dati su produzione dei rifiuti e raccolta differenziata, in antitesi con le indicazioni europee sulla gestione dei rifiuti.
Nel 2016, il Decreto attuativo dell’art.35 dello Sblocca Italia ha regalato alla Sardegna, oltre al potenziamento dei 2 inceneritori esistenti, anche un terzo inceneritore per gestire complessivamente 300.000 t/anno di rifiuti indifferenziati , con un ricalcolo del fabbisogno residuo del tutto incongruente con le reali previsioni. Questo nonostante appena 6 mesi prima si affermasse che non c’erano le condizioni per un terzo inceneritore.
Franca Battelli – Zero Waste Sardegna